L’origine della clownterapia moderna si deve al dottor Hunter Patch Adams. Egli iniziò a formulare una teoria sulla felicità partendo dall’esperienza negativa che l’ha visto protagonista quando era ancora un adolescente: egli, infatti, fu ricoverato in una clinica a causa di una forte depressione che lo stava conducendo lentamente al suicidio. Dopo essersi iscritto alla Facoltà di Medicina,  intraprende degli studi su un campione di pazienti ricoverati in ospedale. Da sempre convinto che risata e sorriso portassero enormi benefici, Adams iniziò a visitare i suoi pazienti travestito da clown. Passo dopo passo il suo sogno prendeva forma: realizzare una casa-ospedale dove curare i pazienti affiancando la ricerca del benessere alle terapie mediche.

L’allegria e la risata rendono il percorso terapeutico, sin dall’inizio del ricovero, più sopportabile, in particolare per i bambini, cercando di far accettare al meglio l’ambiente ospedaliero.

L’arcobaleno della Speranza cercherà di portare un po’ di questi sorrisi a chi ne ha bisogno, grazie alla collaborazione di alcuni volontari che si dedicheranno al suddetto scopo.

« Una risata può avere lo stesso effetto di un antidolorifico: entrambi agiscono sul sistema nervoso anestetizzandolo e convincendo il paziente che il dolore non ci sia »

(Patch Adams)


4 commenti

  1. La caposala e i bambini del reparto Ime del Policlinico Tor Vergata ringraziano gli amici clown che hanno fatto visita sabato scorso. La Dott.ssa dice: Michael questa mattina mi ha raccontato entusiasta le magie….. e la piu’ grande di tutte ha detto: ci hanno regalato “ attimi di serenità”.
    D. F.

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