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Ciao a tutti, ciao Stella, sono venuto a conoscenza del sito tramite facebook e grazie ad una STELLA SORRIDENTE (ANNA)

Mi chiamo Carmine, abito in Alessandria, voglio raccontarvi restringendola un po’, la mia storia, sento il bisogno di condividerla con chi è passato dalla stessa strada.

28 Gennaio 2003, dopo una giornata di lavoro, non vedo l’ora che viene sera per passare insieme ai Colleghi un momento di allegria, andando a cenare fuori.

Tutto bene, anche fin troppo, ho anche bevuto un po’ di piu’, e questo non so’ se perdonarmelo o esserne grato, perchè poi da incosciente mi sono messo alla guida e sono andato a finire fuoristrada causandomi contusioni e distruggendo l’auto, ma la cosa piu’ grave è che potevo causare danni ad altre persone.

Ho scritto che non so’ se perdonarmelo o esserne grato, perchè grazie a questo incidente sono andato a finire in ospedale per i vari accertamenti, e un Grande Dottore del pronto Soccorso, dell’Ospedale di Alessandria, ha notato qualcosa di strano sul mio corpo, avevo un gonfiore inguinale, che in un primo momento si era pensato ad un’ernia fuoriuscita dopo l’impatto con l’automobile.

Dopo i primi accertamenti, non convinto, mi manda al Reparto Ematologia, li incontro il Dottore Allione Bernardino (DINO), non voleva che gli dessi del “LEI”, grande persona, umana, e molto professionale nello svolgere il proprio lavoro.

Mi consiglia una visita chirurgica, la prendo alla leggera, e non ci vado, finche passa un po’ di tempo.

Un giorno mi chiama al telefono, chiedendomi se avevo fatto la visita che mi aveva consigliato.

Io logicamente rispondo di no, e testa dura non ci volevo andare, finchè anche mia Moglie insiste e mi convinco.

Faccio la visita, il Chirurgo mi dice che sono grasso e che sicuramente sara’ una ciste di poco conto, comunque mi prenota lo stesso per l’intervento.

Da li’ seguono vari iter come sapete, esame istologico risultato positivo, LINFOMA NON HODGKING a larghe cellule di tipo B a lenta crescita.

Ecco la telefonata di DINO, mi da’ appuntamento in reparto e mi da’ la notizia, (scopro in un secondo tempo che mia Moglie era gia’ al corrente di tutto quanto), ecco che mi casca il mondo addosso. Scoppio in lacrime e mi domando mille perchè…

Ancora esami del sangue e relativo prelievo e striscio del midollo osseo, si arriva alla chemioterapia da seguire.

6 sedute una ogni mese .Emozione su emozione,dopo i primi mesi ecco la caduta dei capelli, una sensazione pazzesca, e allora che li’ sono stato costretto a rivelare tutto quanto ai miei genitori. Immagginate lo strazio di mia Mamma.

Finito il ciclo, dopo controlli di routine Tac, Pet, Eco, Esami Ematochimici, tutto bene era sparito.

Al controllo dopo 1 anno circa fatta la PET ecco l’amara sorpresa sono recidivo, stavolta aveva preso d’assalto anche gli altri linfonodi, del collo, torace, addome.

Allora il datore di lavoro mi colloca in malattia, per il 1 anno prendo lo stipendio intero, passato l’anno per i prossimi 6 mesi stipendio ridotto al 50%, dopo questi 6 mesi sono a stipendio zero e niente piu’ lavoro.    (lavoro per lo stato)

Allora inizia un’altro periodo critico, ne seguono inadempienze ai pagamenti delle scadenze che avevo mensilmente, da cui ne deriva anche lo sfratto dall’abitazione in cui stavo.

Potete capire ho un figlio che all’epoca dei fatti aveva 9 anni, cosa ne poteva capire lui poverino.

Meno male che al mondo ci sono ancora persone buone, i miei parenti si mobilitano, i miei colleghi anche, mi danno tutti una mano tranne le Istituzioni e il Ministero per cui Lavoro, buio totale.

Eccoci arrivati al 2° ciclo quello piu’ invasivo, fanno fare ai miei Famigliari le prove per vedere chi di loro aveva le cellule compatibili alle mie, nessuno di loro, tranne la mia Sorellina la piu’  piccola, che pero’ non poteva sottoporsi al prelievo perchè minorenne. Allora la soluzione era di prelevare le mie stesse cellule e conservarle fino al momento del trapianto. Ricovero in ospedale, camera sterile di colore azzurro, il Personale Medico e infermieristico degli Angeli, piu’ che Amici, Gente con il Cuore enorme, ancora adesso mi riconoscono.

Il mio primo compagno di letto un conosciutissimo Medico Generico, era un grande Uomo, gentilissimo, Gianfranco il suo nome, io parto all’assalto con le domande e i mille perchè, a tutto aveva una risposta e un sorriso.

Circa 30 giorni di ricovero, e 15 di riposo, cosi avanti per circa 3 mesi. Tutto il periodo della mia degenza ho avuto al mio fianco mia Mamma, Grande Donna, Cattolica, non mi ha abbandonato un solo attimo, pregando e leggendo in continuazione la Bibbia. 

Ne segue l’isolamento per la famosa Aplasia, e tutti gli inconvenienti che la situazione ne scaturisce, e la mia mente va’ in tilt, vedo i miei Parenti, Colleghi, Amici da dietro quel vetro, mi accorgo che qualcuno non c’è la fa’ e esce piangendo, allora la mente inizia a vagare, a tal punto che volevo scappare dal reparto, vengo sedato, se avrei fatto una cosa del genere mi sarei esposto a tutti i rischi, malattie e infezioni.

Nel frattempo mi ero molto avvicinato alla Fede, leggevo e pregavo, ho maturato un po’, cercando di essere piu’ altruista e piu’ severo nello stesso tempo.

Sta’ per giungere il tanto atteso giorno del trapianto delle cellule,  qualche notte prima Gianfranco ci aveva lasciati, non l’ho nemmeno salutato, e non l’ho fatto ancora adesso, ci andro’, una promessa è una promessa.

Arriva il tanto atteso giorno, ricordo che ho stressato tutti, con le mie domande, l’Infermiera viene ad avvisarmi, mi preparano, eccomi sono pronto, ecco la Dottoressa Salvi con la sacca, la cosa che mi è molto rimasta impressa, l’odore che c’era nella camera, sapeva di aglio o tartufo, poi ho scoperto che era il liquido refrigerante che conserva le sacche, e poi gli infermieri che montavano il turno dopo, dicevano, col sorriso stampato in viso, oggi qui qualcuno ha fatto il trapianto, io dicevo come fate a saperlo?, mi rispondevano senti che odore di tartufo che c’è!!!! hahahahahaha

Allora li con quella battuta che mi ha strappato il mio primo vero e grande sorriso dall’inizio della vicenda,ho capito che iniziava un grande periodo per me di guarigione, le altre cose materiali non contavano…….

Nel racconto ho tralasciato tante cose, per ovvi motivi, e sia perchè non finirei mai di scrivere e lo spazio è di tutti.

Dalla malattia si puo’ guarire, la prima medicina è la forza di affrontare con ottimismo tutto cio’ che si presenta, senza abbattersi mai…

Io la considero una grande prova di vita che Dio ha dato noi, e noi lo ringraziamo e lo ripaghiamo con le nostre opere.

Grazie a Dino e tutti i suoi Colleghi, al Personale Infermieristico del Reparto Ematologia di Alessandria, a tutti i miei Colleghi, Amici, Parenti, Mia Moglie e mia Mamma, A Dio sopratutto, grazie a voi sono ancora qui raccontare e a fare sperare chi si scoraggia davanti alla Malattia.

Adesso sto bene anzi benone.

 

Un Caloroso Abbraccio saluto tutti

 

Carmine

 

 

8 commenti

  1. Ciao Carmine, ben approdato in questo sito, e grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza 🙂
    Leggevo di come ti sei accorto della malattia, e per una volta bisogna ringraziare dell’aver fatto un incidente, ma guarda che cosa strana!!! Però è proprio cosi.
    Se hai voglia di scrivere altre cose, non devi farti nessun problema, hai detto bene: questo spazio è di tutti, e cioè il nostro, il vostro, ed è il sistema migliore per esternare questo tipo di situazioni, e stare un pò meglio, quindi, caro Carmine ti aspettimo presto 🙂

  2. Carmine son contenta che alla fine hai dato sfogo alla tua storia…leggerti è stato come prendere una strada già conosciuta dove sappiamo quando cè una salita, una curva,la discesa a corpo libero…le nostre strade sono simili….si imboccano per lo stesso motivo….poi si ramificano in altri percorsi….ma alla fine ci uniscono e CI RITROVIAMO tutti insieme….siamo speciali…e come dice una mia cara collega (la mia Stella)…..siamo un pò smidollati e per entrare in questo club ci sono mille prove da superare….e noi l’abbiamo fatto a testa alta……e dobbiamo anzi è nostro dovere aggrapparci alla vita per chi stà lottando a denti stretti come il nostro collega Marco e tanti altri……GRAZIE CARMINE…il mio grazie è immenso perchè mi hai fatto sorridere in più occasioni…..grazie collega

  3. Grazie Stella,
    hai visto come sono i casi della Vita,niente è scontato e nulla viene per caso…..
    Sara’ stata una prova per farmi capire alcune cose che io non vedevo col Cuore???
    Sara’ stata una punizione per qualcosa che ho fatto???
    Fatto sta’ che si lotta,vinciamo battaglie,e alla fine si vince la guerra…..
    Grazie dell’invito a scrivere su queste pagine,lo faccio con molto piacere,e invito a chi non lo ha ancora fatto di provvedere subito,un piccolo gesto che fa’ sentire bene…
    Un Abbraccio

  4. Grazie Anna,anche a Te,leggere la tua Storia mi ha fatto guardare ancora indietro,e leggere le altre storie degli altri colleghi, fa’ guardare in tante direzioni diverse…
    Scrivere la mia è stato aggiungere un altro mattone a questo muro di protezione per questo Club, il Club degli Smidollati…
    Come dici tu le nostre strade sono tutte diverse,alla fine pero’ si uniscono in un punto solo…
    Sentirmi dire che ti ho fatto sorridere,mi riempie di Gioia,mi gratifica,un po’ mi sento utile…
    Ciao Stella Sorridente,non permettere a niente,per farti smettere di sorridere…
    Un Abbraccio

  5. Ciao Carmine, benvenuto. Anche la tua storia si avvicina per alcuni versi alle nostre, anch’io ho fatto la conoscenza con la mia malattia (LAM) per un caso fortuito: non avevo disturbi, ma dopo un banale intervento chirurgico, i punti della ferita non volevano rimarginare, e mi si erano propagate strane eruzioni che all’inizio il medico non sapeva interpretare. L’emocromo prescritto dalla dermatologa che ebbe un dubbio, purtroppo dichiarò……….. Sono passati 26 mesi dal trapianto, ed anch’io adesso provo le sensazioni che tu ci hai presentato…… Meno male, almeno significa che non sono io che sono stata abbandonata in massa dai miei neuroni, ma che è il nostro percorso che ci porta a queste riflessioni (il tempo per farle non ci è mancato) e a dare una importanza diversa alla nostra vita e a tutto quello che ci circonda. Allora, la nostra barca si stia riempiendo……. tutti ai remi, avanti tutta ed andremo moooooooolto lontano………. Gli impegni sono tanti, la vita ci ha dimostrato che c’è ancora bisogna di noi!!!!!! Forza, ed a risentirci presto, solo con cose positive. Ciao. Daniela m.

  6. Ciao Daniela,i casi sono diversi ma tutti si congiungono in un solo punto,sono contento che tu stia superando bene questo momento,non bisogna avere timore o vergogna di raccontarsi.
    A presto con belle notizie….

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