Sono la mamma di un bambino di 9 anni che la vita gli ha riservato una crudele malattia la lla leucemia linfoblastica acuta, nell’ottobre del 2008 ci siamo ritrovati scaraventati al policlinico di Catania al reparto di oncomatologia pediatrica. Non riesco nemmeno a ricordare con precisione tutto di quel giorno l’unica cosa che ricordo e lo sguardo del mio bambino spaventato da tutti quei medici che nella sua vita non aveva mai visto, e la cosa piu’ atroce che una mamma possa vedere, un dolore che non si puo’ spiegare veder soffrire il propio figlio l’angoscia piu grande io l’ho vissuta il giorno della diagnosi non sentivo il primario parlava ma io non capivo nulla mi sentivo svenire e cosi’ inizio’ il calvario non posso prolungare la mia storia per motivi di guasto al pc , adesso il mio bambino è nel mantenimento fa le lombari ogni 2 mesi ma la nostra vita ancora non si è normalizzata anzi siamo sempre in ansia per ogni cosa vorrei essere utile a qualcuno inviatemi la vostra storia e cosi ci confortiamo a vicenda e datemi dei consigli perchè non so come uscire da questa paura che mi sta uccidendo un bacio con affetto a tutti ibimbi di questo mondo che possano crescere tutti sani e forti, e se stanno male che un angelo possa scendere dal cielo per vegliare su loro iddio vi benedica……….

Mimma

11 commenti

  1. Stella ha scritto,
    Ciao Mimma, il tuo calvario è come quello di tante mamme, ma per non far appesantire questa croce devi essere forte per te ma soprattutto per lui. credo che non sia facile vedere il proprio bambino soffrire, posso solo immaginare, ma tu devi trasmettere a lui più serenità possibile. Noi cercheremo di starvi vicino il più possibile. E poi Gio è una forza, abbraccialo da parte mia, e per lui sono disposta anche a tifare l’inter, che è la sua squadra del cuore
    Forza Mimma e forza Gio!!!
    Inserito il 22 Marzo 2010 alle 13:05

  2. MPaola ha scritto,
    Cara Mimma,
    quando ho letto la tua storia, un brivido ha percorso il mio corpo e la mia anima … anch’io ho un bambino di 9 anni …
    Non sempre mi rendo conto di quanto sia bello vivere senza la preoccupazione di avere un figlio che “non sta bene”. Solo leggendo storie come la tua mi fermo a pensare … Non so se riuscirei a sopportare la “sofferenza” di un figlio … Ma credo che la forza venga anche dall’Amore, quello con la A maiuscola, e l’Amore materno lo è sicuramente, ed è proprio lì che bisogna cercarla per andare avanti.
    Tu chiedi consigli, ma io penso che le madri come te possano darne, avendo vissuto un percorso di dolore, credo che possiate dare coraggio a chi verrà dopo di voi … ed insegnare a combattere per Amore e a far capire alle altre madri di apprezzare di più quello che hanno …
    Grazie per aver condiviso con noi la tua storia di mamma.

    P.s. anche mio figlio tifa Inter
    Inserito il 22 Marzo 2010 alle 15:37

  3. Ciao Mimma, sai che oggi sono stata in una trasmissione, dove si parlava della donazione del cordone ombelicale, e la cosa più bella di quando ho visto la posta al rietro, è stato un messaggio di tuo figlio, che diceva che mi aveva visto in tele e mi augurava buona fortuna.. Non sai quanto piacere mi ha fatto. Un grande bacio.
    Spero che le cose stiano andando bene.

  4. cara mimma
    ho letto la tua storia e come sempre sono storie che fanno male…..so bene quanto sia brutto vedere il proprio figlio soffrire e certo una mamma non e’ pronta a questo……purtroppo la vita mi ha messo a dura prova …….mio marito da 5 anni ha fatto il trapianto del midollo, per leucemia…..sta benissimo|!guarito!purtroppo mentre ancora lottavamo per mio marito si e’ ammalata mia figlia di 41 anni….e 3 anni e mezzo fa e’ volata in paradiso!sgomento ,dolore……ma tu cara mimma lotta con tutte le tue forze……..e sono sicura che il tuo bambino ce la fara’..ALTRI BIMBI CE L’HANNO FATTA……..IL CAMMINO E’ LUNGO .INCONTRERAI DEGLI OSTACOLI….MA L’IMPORTANTE E’ LOTTARE E NON ABBATTERSI…….ANCH’IO SONO INTERISTA E ANCHE ELENA LO ERA\\\

  5. Cara mimma ho letto la storia che hai lasciato sul sito della nostra amica stella,bene adesso vai a leggere la mia se nn l’hai ancora letta ti farà riflettere su tante e molte cose che ci accumunano,vedi nn è facile x noi ammalati e x chi ci vive accanto affrontare i tumori quali essi siano,certo ci vuole tanto coraggio e fede,già le terapie sono tutte pesanti e nn hanno distinzione d’età,ti chiedo di andare avanti serena altrimenti il tuo bambino vedendo te che soffri x lui immagina che ti sta creando problemi ,certo che nn è bello sentirsi dire dai medici la famosa parola chiave casca il mondo addosso,fatti forza lo stai curando al meglio delle tue possibilità,ho letto che sei una mia conterranea se ti fa piacere tramite stella mi puoi contattare sarò felice di parlare con te,ma abbi fede come lo avuta io,con questo promettimi di essere serena ,di farti sentire …,io ho la mia madonnia adesso ci sarà anche il tuo bimbo nei miei pensiri,un bacio marianna.

  6. Ciao.marianna ho letto il tuo commento cmq non ho trovato la tua storia,vorrei leggerla se mi dici come posso trovarti in facebook?mi fa piacere parlare con te,ho apprezzato le tue parole ti mando un un abbraccio ci sentiamo presto…………..

  7. Ciao, ho letto la tua storia e naturalmente la cosa mi ha fatto commuovere, poichè se una persona è sensibile non puo’ rimanere colpito, ci sono momenti che la vita ci chiede un prezzo troppo alto, e noi non sappiamo ne il perchè ne se possiamo pagarlo, viviamo nell’egoismo pensando sempre che le cose brutte accadano solo agli altri, esorcizzando con l’indifferenza la paura del dolore, so cosa vuol dire vedere un figlio che soffre quella impotenza che ti prende ed attanaglia il cuore, i miei figli per fortuna da piccoli non hanno avuto granvi malattie se non il maschio una leggera forma di epilessia che ancora si porta dietro a 26 anni, ma tranquillamente coperto dalle medicine, ricordo ancora adesso lo sgomento al pronto soccorso quando gli diagnosticarono questa malattia un colpo a ciel sereno, paura ed ignoranza ti fanno cadere in un burrone di incomprensione, poi piano piano riemergi, per questo mi immedesimo in quei genitori che soffrono….ho scoperto che sei anche di Messina , quindi mia concittadina , anche se io vivo a Marta sul lago di Bolsena, ma ho tutti i parenti a Messina…per questo ho voluto scriverti per farti sapere che un Messinese “esportato” al continente ti è vicino, l’unico neo ^^ e che io sono tifoso della Roma , ma adesso che so che il tuo bimbo ha potuto gioire della vittoria della sua inter , da adesso in poi la cosa mi farà meno male !!! a parte gli scherzi …vi abbraccio tutti , con una piccola punta di nostalgia per la nostra Messina…Antonio Fontana

  8. Cara Mimma, ho letto la tua storia con il tuo piccolino. I nostri figli sono sempre i nostri piccolini, anche da adulti. Non posso immaginare cosa si può sentire quando i medici sentenziano sul proprio figlio di 9 anni: a me è successo a 56 anni, e dopo 4 mesi è successo a mio fratello, ricoverato nel mio stesso reparto, ma parlare dei nostri figli è diverso. Noi abbiamo pensato alle nostre figlie: io ne ho 2 e mio fratello una, dicono che la leucemia ed il mieloma non sono malattie ereditarie. Dopo il trapianto avevo deciso di fare volontariato all’ospedale pediatrico della mia città, nel reparto di oncoematologia, ma la mia domanda non è stata accettata. Allora adesso sono un volontaria dell’AIL presso il day hospital del reparto ematologia dell’ospedale dove ho fatto tutte le terapie ed il trapianto. Durante il corso preparatorio che avevo fatto con i bambini ho visto che i bambini hanno un comportamento diverso dagli adulti: una buona parte degli adulti in terapia si dimostra un po’ insofferente, e facile a piangersi addosso; i bambini hanno la freschezza della loro età nonostante la malattia, e l’incoscenza di quello che stanno affrontando. Quell’incoscenza che io ho avuto durante la mia esperienza (e che mi sto ancora trascinando) che ci fa vedere solo i lati meno peggiori di quello che succede, o anche quelli migliori visto che vivi in un mondo popolato solo di persone-fate-buone, i medici, il personale, gli altri pazienti, i tuoi familiari che ti dimostrano un amore smisurato.
    Perciò, nonostante il tuo peso nel sostenere questa dolorosa situazione, devi essere forte e serena come lo sei stata finora, perchè è così che dai il maggiore aiuto e dimostri il tuo amore per tuo figlio. A te ed al tuo bambino milioni di auguri ed una preghierina ai nostri angeli, e vedrai, e ne devi essere convinta, che con un po’ di pazienza tutto si risolverà bene. Con il cuore di una nonna fresca fresca:il mio tesoro ha 3 mesi ed il Signore ha voluto tenermi qui per vederla. Ti abbraccio forte CORAGGIO E AVANTI SEMPRE.
    Daniela m

  9. Cara Daniela grazie tante per il commento che hai scritto nella mia storia,vorrei averti come amica fammi la richiesta di amicizia se hai facebook, cosi possiamo conoscerci meglio,le tue parole mi hanno fatto bene ,l’arcobaleno della speranza mi fa tanta compagnia e i vostri commenti mi consolano molto .Ti ringrazio ancora e ti mando un grosso bacio ……….a presto …

  10. ciao mimma ,e ciao a tutte le mamme che stanno soffrendo per i loro figli o persone care ….è una sofferenza che strazia che riempie il coure di dolore ma la forza da dare ai nostri figli deve essere maggiore della sofferenza. Ho fatto il tirocinio da poco nel mese di marzo al reparto di oncoematologia del policlinico di milano e….bè è stata un’esperienza forte spicologicamente forte ho avuto momenti di sconforto ,tornando a casa non riuscivo a staccare con il pensiero e il cuore dalle persone che accudivo ogni giorno ,dai ragazzi che hanno l ‘età delle mie figlie , ai loro genitori con gli occhi pieni di pianto ..si una esperienza forte ma che mi ha insegnato tanto perchè negli occhi di tutte le persone e ragazzi vedevo la speranza e sulle loro labbra c’ era sempre il sorriso la voglia di comunicare e ..vivere…coraggio lottate sempre sempre perchè la vostra forza è la gioia più grande per tutti quelli che stanno intorno che prendeno da voi coraggio .un abbraccio immenso con il cuore a tutti i pazienti del reparto e a tutti proprio tutti , a chi non c è più e a chi sta lottando e a chi è uscito da questo calvario …

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