Lunedi 17 Maggio io (Ezio) e la sign.ra Olivieri (responsabile provinciale dell’ ADMO di Roma), abbiamo avuto un incontro presso il liceo scientifico Tullio Levi Civita di Roma, con gli studenti delle classi quarte e quinte, circa 250 ragazzi, per parlare di donazione di midollo osseo e cordone ombelicale.
Sarebbe stato più completo se avesse partecipato un ematologo, ma purtroppo non siamo riusciti a reperirne nessuno, malgrado l’impegno messo nella ricerca; comunque siamo in egual modo, a dir poco, soddisfattissimi dalla riuscita di questa iniziativa e ci siamo ripromessi di fare per il prossimo anno, una vera e propria campagna di sensibilizzazione presso tutte le scuole di Roma visto che l’ADMO ha una convenzione con il ministero della pubbl. istruz.
Vi assicuro è un’esperienza unica, quando ho introdotto il discorso sulla donazione, ho raccontato la mia storia di trapiantato, fortunato perchè ho potuto fare l’autotrapianto, poi il pensiero è andato a tutti coloro che fanno chemio in attesa di trovare un donatore compatibile, rischiando in attesa di una speranza che venga da qualche parte del mondo dove c’è qualcuno che per amore si è iscritto nel registro mondiale, e qui è scoppiato un applauso, non me l’aspettavo, mi sono emozionato, i ragazzi, poi, hanno cominciato a fare molte domande, interessatissimi, proprio su come ho vissuto il percorso della malattia.
Successivamente, è intervenuta la sign.ra Olivieri che ha spiegato con grande chiarezza come avviene la procedura per diventare donatori, vista poi la presenza di molte ragazze, si è parlato anche di cordone ombelicale, ed è intervenuta riguardo l’ultimo convegno sulla ricerca delle staminali da cordone, e si è parlato appunto che il futuro della ricerca porta alle staminali da cordone per la facilità di reperirle, quindi mi RACCOMANDO ovunque siate propagandate lo spot più bello che esiste: DONATE IL CORDONE OMBELICALE.

Ezio

4 commenti

  1. HO LA LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA. HO FATTO IL TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO IL 20 APRILE SCORSO, DONATRICE MIA (UNICA)SORELLA, COMPATIBILITA’ 100%. QUESTA ESPERIENZA HA SEGNATO MOLTO ME E LA MIA FAMIGLIA, CHE MI SOSTIENE CON TENACIA. IO VIVO A MILANO, MIA SORELLA IN PUGLIA, SERRACAPRIOLA (FOGGIA), DA UN PO’ DI GIORNI,MIA SORELLA, MI CHIEDE COSA POTREBBE FARE CONCRETAMENTE PER SENSIBILIZZARE LE PERSONE DEL PAESE E DINTORNI, A DONARE IL MIDOLLO OSSEO. HO LETTO DELL’INCONTRO NELLA SCUOLA DI ROMA DEL 17 MAGGIO, ED HO PENSATO DI CHIEDERE INFORMAZIONI A VOI.VI RINGRAZIO E SALUTO CORDIALMENTE.
    GIUSY

  2. Carissima Giusy, tua sorella vive in un paese vicino quello di mia moglie(San Paolo di Civitate), cosi tanto per dire quanto è piccolo questo mondo. Tua sorella può andare sul sito dell’admo http://www.admo.it e trovare la sede a lei più vicina, e se si sente, può svolgere la volontaria con la suddetta associazione.
    Può anche nel frattempo divulgare a tutti i conoscenti, dai 18 ai 35 anni(età in cui è possibile iscriversi alla bannca dei donatori)la necessità che c’è di donatori e, divulgare a tutte le donne l’importanza della donazione del cordone ombelicale. Non so se nelle strutture pubbliche del lugo ce ne è qualcuna attrezzata, cmq parlare e spargere la voce di quanto sia importante la cosa, è già molto, soprattutto mettere a conoscenza che buttare un cordone è togliere la possibilità di sopravvivere a queste malattie infami.
    Ti mando un caro saluto Ezio

  3. Ciao Ezio, é davvero piccolo il mondo!!!!!! (mi riferisco ai ns. paesi, io sono di Chieuti, a 4 Km da Serracapriola). Grazie per le indicazioni, la sensibilizzazione da parte nostra é quotidiana, sia mia sorella che io ne parliamo con amici, parenti, conoscenti,….. Grazie a Facebook ero e sono in costante contatto con tantissime persone, parlo della mia malattia e del mio trapianto. Mi ha contattato Stella e nei prossimi giorni le invierò la mia esperienza, per inserirla nel sito, per poterla condividere e per sostenere più persone possibili.
    Un caro saluto. Giusy

  4. Complimenti per l’iniziativa,bisogna sensibilizzare sempre più noi ragazzi sull’argomento e soprattutto avvicinarli alle donazioni dal sangue a quelli del midollo. Complimenti ancora

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