La mia, è una storia come tante, che inizia quando avevo quattro anni. Dopo una serie di accertamenti la diagnosi: ANEMIA DI FANCONI. Una malattia rara, ma soprattutto mortale. La strada verso il trapianto fu lunga nove anni e molto faticosa, in quanto fatta di cure continue, di analisi periodiche, di rinunce a molte delle cose considerate “normali” per altri bambini. Ma il vero sconforto arriva nei giorni in cui si decide che il trapianto è l’unica soluzione possibile, e la scoperta che il mio unico fratello non è compatibile. Così inizia la ricerca di un donatore non consanguineo attraverso la banca dell’ ADMO … circa due anni di ricerca e di continui “non compatibile”; poi finalmente, risulta idoneo un signore residente a Londra e così il 4 novembre 2003 arriva il giorno fatidico. Ora sto benissimo, ma questa esperienza mi ha lasciato una scia di gioie, dolori, rimpianti, difficili da descrivere. Ciò a cui penso sempre è lui, al fatto di non avergli potuto dire nemmeno “grazie”, di non averlo potuto conoscere ed abbracciare. Ora apprezzo cose della vita che altri non apprezzano, il solo fatto di poter lavorare, andare al mare … sono cose bellissime … cose che non avrei “dovuto” e “potuto” mai fare, dal momento che non avrei superato i diciotto anni. Invece eccomi qui, come una rompi scatole che fa sempre casino e parla ventiquattro ore su ventiquattro. Un augurio e un saluto va a tutti voi che attraversate questo difficile momento; vorrei dirvi di non smettere mai di sperare, ma soprattutto di combattere, insieme a tutte quelle persone che vi vogliono bene. A voi va il mio personale e strettissimo abbraccio.

Con affetto, Titty (2012)

2 commenti

  1. cara titty
    ci sono talmente tante malattie del sangue che nemmeno una persona se le immagina ….penso che riuscire a sconfiggere una malattia così rara grazie a un donatore ,
    sia il regalo più bello……
    anche mio marito ha avuto questo regalo ed è guarito!
    forza titty hai fatto bene a scrivere il tuo racconto e spero che tanta gente lo legga e che doni
    un forte abbraccio

  2. ciao Titty anche la tua è una storia di speranza ma soprattutto di VITTORIA.
    Io il mio donatore ho avuto la fortuna di averlo in famiglia e leggendo il tuo racconto mi è venuto in mente che forse non l’ho ringraziato abbastanza.
    Non ci sono parole tali da essere all’altezza di un gesto immenso e pieno d’amore posso solo dire che io per lui avrei fatto altrettanto.
    Spero che la vita di ridia tutte le gioie che in quei momenti ti sono state tolte e auguro al tuo donatore serenità, SALUTE e tante soddisfazioni anche se sono convinta, che la più grande porta sicuramente il tuo nome.
    Buona vita ANNA

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