Mi chiamo Viviana e sono una ragazza di 22 anni.

Era il 17 settembre 2011, quando nella sala relax dell’ospedale, si avvicinò la dottoressa accanto a me e a mia madre e disse testuali parole: “Purtroppo abbiamo ripetuto le analisi e abbiamo riscontrato delle cellule leucemiche, ma tu non devi preoccuparti perché si guarisce. Devi soltanto vivere una vita il più normale possibile.”Nonostante mi aspettassi una cosa del genere, perché avevo tutti i sintomi che portavano alla leucemia, fino all’ultimo speravo che si trattasse di qualche altra malattia ematologica più lieve, ma così non fu. Mi sentii il mondo crollare addosso. Come si poteva vivere il più normale possibile con una malattia del genere? Mi chiedevo per quale motivo fosse capitato a me. Forse ero troppo apatica e c’era bisogno di una svolta nella mia vita? O forse me lo meritavo, perché ho sempre fallito?Ma il mio “pessimismo” che ha sempre fatto parte del mio carattere, stranamente svanì.Mi aggrappai all’unica parola bella che la mia dottoressa poteva dirmi: “Guarirai”.Fu allora che mi rimboccai le maniche e mi misi al “lavoro” verso la guarigione. Non sopportavo di vedere la mia famiglia soffrire, quindi dovevo essere forte per loro.I l 22 settembre, dopo alcuni giorni di preparazione a causa del mio fisico molto debilitato, iniziai la chemio per LAM M4 che durò una settimana. Ero felice perché arrivai al quinto giorno senza nessun sintomo, dicevo a mia madre: “Mamma hai visto?  Sono forte, supererò anche quest’ostacolo e tornerò la Viviana di sempre.”

Le mie ultime parole famose…

Il giorno dopo, cominciai ad avere un fortissimo mal di pancia e la mia bocca cominciò a farmi male. Mi salì la febbre alle stelle per ben dieci giorni, talmente che stavo male che avevo delle vere e proprie allucinazioni. La mucosite con stomatite cominciò ad incalzare tanto da non riuscire neanche a respirare e a dover stare con la bombola dell’ossigeno.  Pensavo di non farcela, ma i miei genitori e mio fratello, erano sempre lì a sostenermi e a darmi forza. Stavano male, cercavo di non pensare che era tutta colpa mia e di stare almeno un po’ meglio. Un giorno, viene la dottoressa che io chiamo “della notizia” e mi dice che il mio battito cardiaco è altissimo e che mi devono portare d’urgenza in rianimazione cardiologica. Fortunatamente, si trattava soltanto di uno scompenso cardiaco, mi fecero due lavaggetti e tornai subito nella mia camera. Il giorno dopo, diventai tutta gialla. Mi venne l’intossicazione al fegato e in più la glicemia a 530 a causa del bustone per l’alimentazione.

Festeggiai i miei 22 anni in ospedale, ma fu il più bello della mia vita. Conserverò tutti i regali degli infermieri e della mia compagna di avventura (che purtroppo non c’è più, ma che ricorderò sempre con grande affetto) con grandissima cura. Non riuscivo a stare neanche seduta, mi sentivo debole, stavo davvero male, i miei muscoli si indebolirono tanto che non riuscivo ad alzarmi neanche per andare in bagno.

Era il 13 ottobre quando le dottoresse mi vedono e dicono: “Non sei più una cinesina!! Dai che domani esci.”

Ma stranamente, per qualche problema, il giorno dopo non passarono. Allora la sera, passò la vice-primaria e vedendomi ancora in stanza mi dice: “Ma tu sei ancora qua? Non ti preoccupare, domani ti firmerò io le dimissioni.” Il 15, erano lì, pronte per dimettermi. Non vedevo l’ora di scappare. Mi mancava l’aria di casa, ma mentre ero pronta ad andarmene, si avvicina l’infermiera pronta per farmi il prelievo. Cominciai a piangere perché avevo paura che le dottoresse avessero cambiato idea, ma invece si trattava soltanto di un ulteriore controllo di routine. Il mio recupero è stato lento e faticoso. Ogni volta che dovevo andare a controllo, era un grandissimo problema perché non riuscivo neanche a fare due passi. Fortunatamente, tolta la stomatite, ho cominciato anche a mangiare (la cosa che amo fare di più al mondo :D) e a riprendere forza. Andai subito in remissione. Tornai per il secondo ciclo di chemio. Non fu lo stesso una passeggiata, ma sicuramente fu molto più leggero del primo. Mi dimisero, ma ritornai dopo un paio di giorni a causa della febbre alta. Fu proprio in questi giorni che ebbi una stupenda notizia.

Mi avrebbero sottoposta ad autotrapianto!! Sarei stata io stessa il mio angelo custode.

Mi sarei salvata. Forse era questo lo scopo della mia vita? Salvarmi con le mie stesse mani e fare quello che più amo al mondo e che per qualche motivo mi è stato negato? Mi furono prelevate le cellule, il 1 dicembre, in meno di tre ore. Dopodiché, feci un terzo ciclo a gennaio senza problemi e a marzo sono ritornata per il grande passo. La chemio è stata pesante, ma mai quanto la prima volta. Si presentò l’unico sintomo che non avevo ancora avuto, cioè la nausea e il vomito. Il 15 marzo è stato il giorno della mia rinascita. Ora faccio i controlli ogni mese. Per questo tipo di malattie, bisogna essere pazienti, ma credo che dopo tutto quello che mi è capitato, ora non sarà più nessuno a spaventarmi. Se ripenso a quel periodo brutto, scoppio a ridere, soprattutto quando mia madre mi racconta di quando avevo le allucinazioni e vedevo i cavalli alati. Quando stavo bene, ho sempre desiderato di donare il sangue, ma per un motivo o per un altro, non l’ho mai fatto.

Ora vivo di rimpianti, quindi vi faccio un appello: NON ASPETTATE CHE LE OCCASIONI VI VENGANO INCONTRO, DOVETE ESSERE VOI AD ANDARE INCONTRO ALLE OCCASIONI.

A settembre proverò a fare il test a scienze della formazione primaria. Il mio sogno è sempre stato quello di fare la maestra d’asilo. Ora ho più esperienza alle spalle e non sono più una bambina che falliva ovunque andava perché non sapeva cosa farne della vita. Vedo tutto con occhi diversi e forse, devo ringraziare la mia malattia se ora mi sento molto più “matura” sulle cose futili, sul senso della vita, sulle vere amicizie, sul lavoro, ma soprattutto sulla mia famiglia.

Grazie a loro, ora sono qui a raccontarvi la mia esperienza.

Un mese fa.
20/05/2012: uno dei giorni più belli della mia vita.
Nonostante tutto, volevo esserci, dovevo mantenere la promessa che ogni anno, io e mio fratello, ci prefiggevamo.
In questa foto, eravamo felici per la vittoria della Coppa Italia del nostro Napoli e volevo condividere con voi questo momento.
Il calcio, ultimamente, sta diventando sempre di più un business, ma il Napoli, con gioie e dolori, mi ha aiutata tantissimo in questo periodo difficile.
Anche loro, sono risaliti dalle ceneri, dal fallimento all’Europa fino ad arrivare al primo trofeo della nuova gestione. Anch’io farò così. C’è stato un incidente di percorso, ma risalirò dalle ceneri proprio come una fenice, proprio come ha fatto il mio Napoli.
Spero di tornare il prima possibile allo stadio Olimpico di Roma, per poter alzare qualche altro trofeo, magari con qualche capelluzzio in più :)))

Viviana


6 Ottobre 2012

Era il 06/10/2011: Compivo 22 anni. Il mio primo compleanno lontano da casa, in un letto d’ospedale, inerme e senza forze. La mia famiglia fece di tutto per farlo sembrare un normale compleanno, la festa che ho sempre amato. In quei giorni pensavo spesso che sarebbe stato l’ultimo, soprattutto per i vari problemi che stavo avendo, ma come un miracolo, eccomi qui a raccontarlo a voi, ai miei amici di “avventura”.
Non ricordo quasi nulla di quel giorno, ricordo soltanto una persona speciale che, purtroppo, si è fermata a metà strada, ma pensare a quel giorno mi aiuta a capire che sono FORTE e nessuno più potrà mai fermarmi, nessuno più potrà permettermi di umiliarmi.
Ora i miei genitori, mi stanno organizzando una festa (a sorpresa, ma curiosona come sono, ho già scoperto tutto a loro insaputa :P ), una doppia festa (quella dell’anno scorso e quella di quest’anno), perché non sarà una semplice BESTIA a fermarmi.
Questo sarà il primo di altri 100 compleanni!!
Grazie a tutti voi per avermi fatto compagnia in quest’anno difficile per me. Grazie perché so che ci sarete sempre ♥

P.s. in allegato vi posto il folletto della salute. Me lo regalò un’infermiera con la speranza di aiutarmi e alla fine ci è riuscito. Lo posterò su questa bacheca, con l’augurio che tutte le vostre sofferenze possano cessare e finalmente possiate tornare a VIVERE serenamente.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI ♥ MI AVETE REGALATO TANTO                                                                                                                                                                     

7/09/2011 – 17/09/2013
Sono già passati due anni dalla diagnosi.
Sono volati.

Finalmente ho ripreso in mano la mia vita.

Frequento l’università. L’anno scorso ho superato i test d’ingresso. Grazie alla bestia il mio sogno si è realizzato. Diventerò una maestra e aiuterò a crescere tanti bambini. Insegnerò loro le cose belle della vita.

I miei capelli crescono sempre di più ed ora quando cammino per strada, non mi sento più gli occhi “addosso” delle persone.

Finalmente sono felice.

Ogni giorno che passa mi allontano dalla malattia e mi avvicino sempre più alla guarigione.

Alcuni problemini che mi ha lasciato la chemio ci sono ancora, ma non sono niente rispetto a tutto ciò che ho passato.

Guardo indietro e penso all’inferno in cui mi trovavo, guardo al presente e sono felice. Adesso mi trovo nel purgatorio con una brutta esperienza che porterò dentro di me per sempre.
Non voglio lasciarla alle spalle perché rappresenta la persona che sono e che sarò.
Ora mi trovo nel purgatorio, in attesa di ritrovare il paradiso…
Viviana

2 Luglio 2014

Ormai i tempi tra un prelievo del midollo e un altro si allungano sempre di più. Sono quasi passati tre anni da quando mi hanno diagnosticato la leucemia e sono contenta che stiano volando come se nulla fosse. Intanto, sono ritornata all’Olimpico di Roma con qualche capelluccio in più e come vi avevo promesso, ho scattato la stessa foto di due anni fa dopo la vittoria della mia squadra del cuore. Chissà…magari tra un paio di anni, potrete ammirare la mia lunghissima chioma da GUARITA!!

Un abbraccio a chi sta lottando, a chi ha lottato e agli angeli che sono volati in cielo. Nel loro piccolo, mi hanno donato tantissimo.


16 commenti

  1. Ciao Viviana, è forte la tua storia la tua non positività che poi si trasforma e il tuo salvarti da sola e il non vedere i tuoi obiettivi, ma che ora sono molto chiari perchè li vedi con occhi diversi, come è forte anche il tuo appello che hai lanciato. Continua crederci perchè ti vogliamo vedere all’Olimpico!!! 😉

  2. Ciao Vivi, leggendo la tua storia ho pensato …. siamo tutti sulla stessa barca…. tutti sotto lo stesso cielo, questa malattia non fà differenze di sesso, di età e di livello sociale ….. viviamo più o meno le stesse emozioni, le stesse sensazioni, gli stessi pensieri, le stesse angoscie e riscopriamo tutti l’immenso amore per la nostra famiglia che troppo spesso viene dato per scontato…poi di colpo una domanda: chissà cosa provano i medici quando devono dare ad una giovanne donna una notizia del genere…. quello che abbiamo provato noi lo sappiamo moooooooolto bene ma chissà cosa provano loro? ho i brividi al solo pensiero! Vabbè pensiamo a noi, a guardare avanti a riprenderci quello che ci è stato tolto e magari a migliorarlo dopo aver toccato il peggio!!!! Io ti aspetto all’Olimpico con una montagna di capelli ma non contro la MAGICA altrimenti sappi che troverai pane per i tuoi denti :)!!!! Forza Viviana dritte verso la meta!!!!

  3. ciao viviana ..
    un brutto colpo sicuramente è stato …..ma tu con determinazione e voglia di vivere sei riuscita ad avere un ottimo risultato……brava ,ti sei salvata da sola …..anche questo tu lo sai è una buona possibilità
    mi ricordo ,quando scrivevi sul sito ……io stessa ti ho incoraggiato ,come tutti noi che abbiamo avuto a che fare con la brutta bestia
    vai avanti così….forza e tenacia
    io ti auguro un mondo di cose belle da vivere ..ne hai diritto !
    un abbraccio lory

  4. Una bella storia a lieto fine.
    Cara Viviana, mio figlio Emilio si ammalò di leucemia l a fine del 94, Sottoposto a trapianto di midollo la fine del 96, presso l’Ospedale di Perugia. Sono trascorsi quasi 16 anni dall’ora. Grazie a Dio tutto è andato bene. Il midollo l’ho donato io. Quindi non ti abbattere, perchè dalla leucemia, oggi, si guarisce.
    A te in bocca al lupo per tutto.
    Una stretta di mano. Ciao

  5. Ciao a tutti sper con tutto il cuore che dio ci aiuti
    Ad andare avanti io sto soffrendo tanto per la malattia di mia mamma ancora non posso accettare il fatto che sia malata e che la nostra vita sia cambiata da un giorno all altro la paura di perderla mi lacera,spero di trovare il coraggio e la forza per darle tutto il mio amore.ti amo mamma ce la faremo

  6. Era il 06/10/2011: Compivo 22 anni. Il mio primo compleanno lontano da casa, in un letto d’ospedale, inerme e senza forze. La mia famiglia fece di tutto per farlo sembrare un normale compleanno, la festa che ho sempre amato. In quei giorni pensavo spesso che sarebbe stato l’ultimo, soprattutto per i vari problemi che stavo avendo, ma come un miracolo, eccomi qui a raccontarlo a voi, ai miei amici di “avventura”.
    Non ricordo quasi nulla di quel giorno, ricordo soltanto una persona speciale che, purtroppo, si è fermata a metà strada, ma pensare a quel giorno mi aiuta a capire che sono FORTE e nessuno più potrà mai fermarmi, nessuno più potrà permettermi di umiliarmi.
    Ora i miei genitori, mi stanno organizzando una festa (a sorpresa, ma curiosona come sono, ho già scoperto tutto a loro insaputa :P), una doppia festa (quella dell’anno scorso e quella di quest’anno), perché non sarà una semplice BESTIA a fermarmi.
    Questo sarà il primo di altri 100 compleanni!!
    Grazie a tutti voi per avermi fatto compagnia in quest’anno difficile per me. Grazie perché so che ci sarete sempre ♥

    P.s. in allegato vi posto il folletto della salute. Me lo regalò un’infermiera con la speranza di aiutarmi e alla fine ci è riuscito. Lo posterò su questa bacheca, con l’augurio che tutte le vostre sofferenze possano cessare e finalmente possiate tornare a VIVERE serenamente.
    GRAZIE DI CUORE A TUTTI ♥ MI AVETE REGALATO TANTO

  7. E’ bello leggerti! Sono sicura che sarai una maestra molto brava e sopratutto insegnerai ai bambini il valore delle cose e della vita! Rivoglio vedere una foto all’Olimpico con tanti capelluzzi. 🙂

  8. Ciao Viviana, grazie per averci aggiornato sulla tua situazione, è molto importante sapere che tutto stia procedendo per il verso giusto, e sono contenta che ti stai riprendendo in mano la tua vita!! Continua così e avanti tutta!! 🙂

  9. Grazie!!
    Siete sempre stati tutti carini con me.
    Spero tanto di potervi mostrare una mia foto all’Olimpico. Questa volta non dipenderà da me, ma dal Napoli 😀
    Restando in tema calcistico, questa sera assisterò alla mia prima e VERA Champions perché due anni fa, la bestia me la portò via.
    Sono al settimo cielo.
    Finalmente posso fare tutto ciò che amo.
    Grazie di vero cuore per avermi dato forza e coraggio in questi mesi, anche solo leggendovi.
    Vi mando un abbraccio enorme.
    Vi aggiornerò molto presto.
    Baci,
    Viviana

  10. ciao viviana,ho letto la tua storia è mi sono commosso anche perchè è quasi identica alla mia,un amico-angelo perso per strada, tanta sofferenza ma tanta voglia di non fermarsi…la vita è dura anche io sono stato il mio angelo(autotrapianto)ora sono passati 13anni da quel giorno,conduco una vita normale e penso sempre al passato(alla bestia) e ti dò ragione,ti cambia e ti fà vedere le cose con una prospettiva diversa… vai avanti e non ti fermare sei grande…. ciao SuperViviana!!!

  11. Viviana, Danilo….voi siete i veri eroi a cui rapportarsi. La vostra forza, la vostra tenacia dovrebbero essere da esempio. Che la vostra nuova vita sia sempre in salita e sempre piena di mille colori. GRAZIE 🙂

Rispondi a Donato Leo Annulla risposta