Eccomi qui per lasciare una piccola testimonianza sulla mia esperienza in modo da dare un contributo effettivo e smantellare così paure ingiustificate con la speranza di mettere una pulce nell’orecchio a tutti voi che leggete in modo da maturare e magari concretizzare la volontà di iscriversi e dare una possibilità in più a chi è in attesa di trapianto che aspetta qualcuno che è lì fuori e che è ignaro di avere la capacità di fare un miracolo… salvare una vita. (Resto sempre a disposizione per qualsiasi dubbio o curiosità che possiate avere, anche se può sembrare una domanda stupida, fatela, nessuna domanda è stupida!)

Inizio nel dire che rifarei tutto domani stesso, il dolore è molto meno di quanto avessi preventivato e l’ospedalizzazione dura circa 48 ore il giorno successivo all’espianto sono uscita. Nel periodo che va dalla telefonata che mi annunciava la compatibilità all’uscita dell’H avvenuto all’Ospedale Spirito Santo di Pescara è passato circa un mese, in questo periodo ho frequentato ambienti che ti cambiano la visione del mondo ho incontrato persone splendide sia sotto il profilo professionale che umano, compresi i malati in via di guarigione che hanno una luce dentro che acceca.

Io sono donatrice di sangue dal 1992 e sentii che bastavano 2 provette di sangue per tipizzarsi, ossia entrare nella banca dati nazionale collegata a quella mondiale, (il tuo nominativo è lì e se si prospetta un’eventuale compatibilità, questa verrà approfondita con ulteriori analisi del sangue, in teoria, potresti anche mai essere chiamato, ma non è certo quello che si augura un potenziale
donatore) ed allora chiesi come fare al centro trasfusionale della mia città, Lanciano (Chieti) e nel 2002 mi tipizzai  per essere chiamata a donare 9 anni dopo, per la precisione il 25 Agosto del 2011 (a fine ottobre, inizi novembre del 2010, mi chiamarono perchè forse c’era una compatibilità che in effetti si è concretizzò alcuni mesi dopo).

La normativa è rigida e anche se sarebbe bello poter abbracciare la persona che oramai pensi ogni minuto, non è possibile conoscerci. Hanno stabilito questo per evitare pressioni o speculazioni di ogni tipo che probabilmente a mio avviso non si verificherebbero, ma le regole sono regole ed è giusto così.
Ho saputo che il mio ricevente è un ragazzo italiano di 17 anni di 57 kg ricoverato al bambin Gesù. Ma poteva essere chiunque per me e per tutti i donatori fa lo stesso, queste malattie non guardano in faccia a nessuno colpiscono ad ogni età purtroppo

Donando il midollo, regali una speranza a chi forse, ma quel forse in realtà è un “sicuramente” ha solo quella per continuare a vivere, non importa se sei bello, brutto, alto, basso, magro, grasso… il ricevente aspetta te e solo te… diventi davvero unico per lui!! Donare ti cambia la vita in meglio

Tempo fa parlando con una ragazza tipizzata ma ad oggi mai chiamata si rammaricava, si sentiva inutile perchè mai contattata per la donazione… le ho detto che se non l’hanno ancora chiamata, non è un torto, significa che le persone che potrebbe aiutare stanno bene e che può fare tanto se parla delle donazioni, di midollo osseo, di cordone, di sangue bisogna divulgare e stemperare le paure, che sono tali perché se ne sa troppo poco.

E’ importante sensibilizzare le persone su queste tematiche… con cui ogni giorno entriamo in contatto…con ogni mezzo a disposizione, la parola, la testimonianza, i blog e perchè no anche facebook.

Il non sapere fa paura e danneggia il prossimo, informare significa far capire rendere consapevoli cosa hai davanti e non è niente di trascendentale, credetemi. Ricevi fin troppi complimenti da tutti ti dicono che sei coraggiosa, che sei grande, che sei da ammirare io mi imbarazzo quando mi parlano così, è al massimo una piccola ospedalizzazione niente di più… e subito cerco di spostare la focalizzazione sull’importanza di informare, di aumentare i tipizzati così da abbattere il rapporto 1:100.000 attualmente vigente.

Una cosa è certa, lancio un appello, non tipizzatevi se non siete convinti di affrontare un’operazione o comunque un ingresso in un ospedale, altrimenti danneggereste persone che non si meritano altro dolore… parafrasando un detto, non fate come quelle persone che cercano lavoro e pregano di non
trovarlo!

Se siete iscritti dovete essere fieri e pronti, la telefonate ti può arrivare il giorno dopo l’iscrizione come dopo anni, starà al personale sanitario accertare l’idoneità fisica del momento e stai pur certo che se qualcosa non va, non puoi donare.

Altra cosa, con rammarico ho saputo da fonti certe che spesso è capitato che dei donatori si sono tirati indietro al momento della chiamata perchè il ricevente era asiatico o mussulmano.. per favore, un malato è un malato ed avere pregiudizi in questi campi equivale a danneggiare il nome di chi prende seriamente un impegno. Se avete di queste idee non iscrivetevi!

Un abbraccio a tutti voi e grazie per lo spazio concessomi,  Manuela De Benedictis

3 commenti

  1. Ciao Manuela, grazie per la tua testimonianza che è importante per far capire che donare il proprio midollo osseo non comporta nessun rischio. Tu hai ricevuto quella chiamata subito, credo che sia un caso raro, perchè come sappiamo, essere compatibile è molto difficile. Ma tu, sei riuscita a dare una speranza di vita non indifferente. Mi auguro che molti giovani, che molte persone ora timorose e con qualche dubbio, leggendo queste storie possano convincersi e diventare dei potenziali donatori 🙂
    Grazie 🙂

  2. Grazie Manuela, anch’io spero tanto che la tua testimonianza arrivi al cuore di tanti potenziali donatori. Anch’io ho ricevuto il midollo dalla mia unica sorella, precisamente due anni fa, ed é GRAZIE a lei se oggi sono ancora qui. Mi auguro con tutto il cuore che le persone ammalate possano sperare in una nuova rinascita, grazie all’aumento del numero dei donatori.
    Buona vita a tutti.
    Giusy – Milano

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