CarusoEnrico_mareintempesta.sitoOggi dopo l’ennesimo messaggio di una guerriera che nella malattia ha perso il lavoro , vorrei fare una riflessione a voce alta:
Quanto è dura la vita di un malato? E non parlo solo di un malato oncologico , ma di ogni malato grave .
Il più delle volte oltre a sopportare il peso del male in se’, ci troviamo nostro malgrado a sopportare anche il peso di un meccanismo che molte volte fa acqua da tutte le parti.
Quando ti ammali di cancro nel 70% dei casi sei costretto al allontanarti dal lavoro , a metterti “in malattia ” , e non perché tu sia pigro, ma perché il più delle volte non hai più le forze nemmeno per andare in bagno. Il più delle volte magari sei anche un precario, e quindi oltre al timore di non vincere la tua battaglia , sei anche torturato dal timore che se la vinci poi magari ti ritrovi senza un posto di lavoro, perché ovviamente se hai un contratto di sei mesi e la malattia ti dovesse durare un anno , nessuno te lo rinnoverà .
E’ vero , ci sono le pensioni di invalidità e accompagnamento, ma anche li devi essere fortunato a trovare la commissione medica giusta , perché io ho visto gente con le stesse identiche patologie vedersi riconoscere diritti totalmente diversi.
Quindi se sei un malato oncologico fortunato,vedrai riconosciuti i tuoi diritti percependo per il periodo di malattia una pensione sui 700 euro , se sei fortunato a metà ti riconosceranno sui 300 euro, se sei proprio sfigato che becchi la commissione che ti dice che nonostante chemio , farmaci , malori indescrivibili, be nonostante tutto per loro te la puoi cavare bene ,allora sei fottuto e non riceverai proprio nulla.
E’ vero ci sono i ricorsi, ma pensate ad un malato che si è visto crollare tutto addosso, che combatte quotidianamente con la morte , che non ha fiato nemmeno per respirare , be immaginatelo in giro per patronati a fare richieste su richieste per vedersi riconosciuto un sacrosanto diritto che e’ suo e suo soltanto.
Ma passiamo oltre. Vogliamo parlare delle visite mediche con gli specialisti? Perché quelle le paghi ovviamente perché ci vai da privato cittadino , perché quando ti dicono che hai un cancro e per te non c’è più nulla da fare , che la tua prognosi magari è di qualche mese , o che l’ospedale della tua città non e poi così idoneo, o che quel dottore e’ migliore di un altro , be tu cavolo le vuoi tentare tutte giusto? Allora parti per i viaggi della speranza, io personalmente ho tentato tutto per mamma e sapete abbiamo pagato anche 350 euro per visite da quelli che venivano definiti luminari e che, dopo aver attraversato l ‘Italia con la morte nel cuore , ci liquidavano dopo due minuti , si due avete letto bene due minuti , dando uno sguardo alla tac e dicendoci che avrebbe avuto più un mese di vita. Ecco 350 euro per queste due parole dette a gente disperata che sarebbe stata disposta a pagarne anche mille per sentirsi dire manco io so cosa.
E allora torniamo a quei 700 euro che ti danno se sei un malato fortunato, mettiamo che non lavori più nemmeno o che visto il periodo di merda , non lavoravi manco prima, mettiamo due viaggi della speranza con visita annessa che fanno già da soli 600 euro in un mese. Ecco ,ma un malato tante volte come dovrebbe sopravvivere ?
Chi ha troppo e chi non ha nulla , ma noi siamo guerrieri amici e i guerrieri non mollano un cazzo.
Anche se , a volte, una mano sul cuore tanta gente dovrebbe proprio mettersela.
Vi voglio bene.

Roberta

Foto di: Enrico Caruso

2 commenti

  1. Fa gia ridere il fatto in se che se sei malato devi essere un malato fortunato…FORTUNATO?? Cosa c’è di cosi tanto fortunato ad avere un cancro?
    A volte credo che i dottori della commissione siano persone prese cosi in strada che vivono non so dove…un dpttore della dovrebbe avere il quadro generale di qualsiasi malattia esista sulla faccia della terra…delle conseguenze e dei tempi di guarigione…per quanto riguarda la mia esperienza (malata di leucemia)mi sono presentata all’inps per la visita e il “dottore” che doveva visitarmi ha pensato bene di farmi aspettare per più di un ora in una sala d’attesa piena di gente senza una sedia dove sedersi…non so quale dio ha deciso che in quel momento passasse di li una dottoressa che non era neanche di turno mi ha presa portata in una stanza e ha fatto quello che avrebbe dovuto fare l’altro…solo perché quella dottoressa aveva avuto il fratello malato di leucemia e sapeva cosa voleva dire stare in quelle condizioni…
    Dopo un anno mi chiamarono a visita per la revisione..mi sono presentata li su una sedia a rotelle priva di ogni forza..mascherina e con 10 kg in più dovuti dal cortisone che ho preso..erano appena 4 mesi dal trapianto…be quel signore davanti a me ha pensato bene di darmi il 100% di invalidità con divieto assoluto di lavorare…e mi ha tolto l’accompagno…io passavo ogni santo giorno 12 ore in un ospedale con mia madre..benzina, mangiare,medicine a più non posso…quanto pensate che duravano i miei 280€ di pensione? E non contenti hanno continuato a darmi dei soldi che ora rivogliono indietro? E dove li prendo io 2000€ da restiture a loro se avevo un lavoro non in regola che ho perso? Oggi sono passati quasi due anni dal trapianto e sto ancora a pagarne le conseguenze senza la possibilità di andare a lavorare…
    E si questa è l’italia…il non sapere a volte fa danni anche a chi ci sta intorno…
    È faticosa la vita del malato…MOLTO faticosa!!
    Scusate lo sfogo ma mi sono molto sentita toccata da questo articolo…
    Solo chi ci passa può capirlo!!

    Michela

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