Per il secondo anno consecutivo la galleria principale dell’Ospedale Policlinico Tor Vergata lascia spazio ad un evento unico nel suo genere: per la sua ubicazione, trattandosi di luogo abitualmente frequentato per motivi di salute, ma soprattutto unico per la specialità delle modelle che hanno sfilato. Non a caso il nome della manifestazione “Sfilata delle farfalle” evoca già un significato recondito. Chi sono le “farfalle”? Sono pazienti oncoematologiche che vivono per una serata l’emozione di sfilare per un pubblico per la maggior parte composto di familiari, amici, parenti, personale medico e paramedico, volontari dell’Associazione L’Arcobaleno Onlus (che ha organizzato l’evento) e tante altre persone che comunque si sono lasciate affascinare dalla peculiarità della manifestazione.

Già dai primi momenti, durante le prove della sfilata, si respira una emozione unica. Le “farfalle” prendono lentamente forma uscendo a fatica dal bozzolo di una malattia che comunque le rende particolarmente vulnerabili, sia fisicamente, sia psicologicamente. L’atmosfera, però, ferve tutto intorno: cominciano ad arrivare quanti desiderano assistere alla manifestazione, aspettano con impazienza che la loro mamma, la loro figlia, sorella o la loro amica del cuore, sia pronta a calcare la passerella. Anche qualche bambino cerca con gli occhi la mamma, chiamandola a gran voce: aspetta un solo momento, tra poco la mamma arriverà e la vedrai trasformata, pronta a volare. E per incanto questa sera non sentirà alcun dolore, non sarà preoccupata per il risultato di quell’esame che ha appena effettuato… ci penserà domani. Per un momento solo, lasciatela sospesa in una bolla di tempo, libera di assaporare un attimo di spensieratezza.

A presentare la serata è Isabella Di Chio, nota giornalista della Rai, che definisce questa serata come la serata della speranza: qui si lotta per la vita. Presenta l’ideatrice e realizzatrice della serata, la Presidente dell’Associazione dell’Arcobaleno Onlus, Maria Stella Marchetti, grazie alla quale tutto questo è stato possibile. Le chiede di raccontare la sua storia personale e le ragioni per le quali ha fondato l’Associazione (il prossimo anno taglierà il traguardo dei primi 10 anni n.d.r.). Il backstage della sfilata è il C.U.P. trasformato per l’occasione in un camerino nel quale i parrucchieri, le truccatrici, l’Atelier che ha fornito gli abiti, hanno lavorato con frenesia per donare nuova immagine alle pazienti. Maria Stella Marchetti parla volentieri del Progetto “Diamo corpo e cura all’immagine” nato da una idea delle infermiere del Day Hospital di oncoematologia, la Dott.sa Veronica Molinari, Annalisa Pieri e Laura Parmigiani. L’idea nasce per aiutare le pazienti che subiscono gli effetti della chemioterapia a convivere con le trasformazioni del corpo, con la perdita dei capelli, a riappropriarsi della loro identità di donna attraverso nuove modalità di trucco, di acconciatura, di tutti gli aspetti del mondo femminile.

La sfilata ha inizio con un balletto la cui coreografia è curata da Valeria Andreozzi, Marina mele, Angela Di Domenico, un canto si leva con forza di Cecilia Panichelli, quasi traendola dal tappeto rosso, senza musica inizialmente ma poi con un accompagnamento ritmico che segue le ballerine. La piccola Miky e 3 ragazze danzano con ali di farfalla, aiutando la bambina ad uscire dal suo guscio e facendola volare in alto.

Dopo il balletto, la madrina della serata Emanuela Titocchia, attrice e conduttrice televisiva, apre la passerella con un abito creato per l’occasione da Gai Mattiolo e gentilmente offerto – come tutti gli altri abiti delle modelle speciali – dall’Atelier Ottavina Ottaviani, da sempre vicina alla Associazione L’Arcobaleno Onlus.

Dopo un’attesa un pochino lunga, ma si sa, le modelle si fanno attendere, eccole! Tutte emozionate, quasi impacciate, cominciano ad incedere con un passo dapprima incerto, ma poi lentamente si trasformano: ben presto le esitazioni cedono il passo alla gioia. Tutti gli spettatori le guardano, ammirati, sono tutti con loro in un abbraccio virtuale, pieno di affetto. E loro continuano a sfilare, una dopo l’altra, tra applausi e tifo dei presenti. Ognuna di loro trae forza e coraggio dall’altra. E questo coraggio lo passano come un testimone attraverso uno sguardo, una carezza, mani che si incontrano nell’andirivieni della passerella.  Magnifiche guerriere, mano nella mano, nella sfilata e nella vita insieme in questo stesso luogo che stasera vi vede raggianti, illuminate di una luce unica, quasi spavalde a voler sfidare la malattia. Gli abiti sono realizzati in colori sgargianti, spumeggianti, elegantissimi, pieni di strass e di paillettes. Il pubblico le vede e le applaude fragorosamente, non le lascia mai durante i metri che percorrono. Si trova anche il tempo per sorridere di un errore, una imprecisione una esitazione: non vi fermate mai, andate avanti! E anche chi tra loro ha più difficoltà, trovando un ostacolo in una stampella o in un equilibrio precario nella camminata, viene incitata a proseguire. Ed ecco il bimbo che prima cercava la mamma che, vedendola, esclama: “dai, mamma!” e poi aggiunge un “brave” a tutte le altre. Sono emozioni dal vivo: i vestiti diventano una corazza e le guerriere volano, come farfalle. Anche il PICC sembra un bracciale, si sfoggia con protervia e con sfida. Oltre le modelle sfilano anche due signori, anche loro trasformati nell’abito con foggia di perfetti gentlemen e, naturalmente vengono sostenuti e applauditi ancora di più.

Terminata la sfilata, Isabella Di Chio racconta la sua speciale vicinanza in quanto compagna di chemioterapia e saluta le farfalle ringraziandole di averle donato tanto coraggio per il suo stesso futuro.

La Direttrice Generale dr.ssa Tiziana Frittelli rivolge un affettuoso saluto all’Associazione Onlus l’Arcobaleno della Speranza, ai presenti, al personale medico e paramedico ed i pazienti e familiari.

Per finire, la Presidente dell’Associazione esprime la sua personale riconoscenza a quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo magico evento natalizio, primo fra tutti Marco Tomei che ha indirizzato le ragazze, le ben otto truccatrici capitanate dalla make up artis Valentina Zatti, i parrucchieri di Love is in the hair, Emanuele Melisurgo per l’intrattenimento musicale con il suo magico saxofono, i tecnici Francesco e Giuseppe, Federico e Domenico per l’impeccabile organizzazione del buffet con il supporto degli scout Agesci Roma 170, che ci è stato offerto dalla pasticceria Di Paolo, Jolly Pancarrè, Norcineria Lattanzi, Innova, per finire con un brindisi con dell’ottimo spumante offerto da Franca e Orazio

Tutti insieme salutano infine tutti i presenti e, con l’occasione delle prossime feste natalizie, Babbo Natale che era presente, ricorda  che “la vita non è degna di essere vissuta se non è vissuta per gli altri”.

Gloria Traversari

Buon Natale

Foto: Stefano Casavecchia

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