antonio-luce-santanolia-sitoSono passati quasi 14 anni, ma il ricordo è vivo nella mia mente, a volte mi sembra ieri che ho finito con tutto….ma la cosa più importante è che oggi sono qua a raccontare la mia storia, sono viva, ho sconfitto il cancro.…ho trovato dentro me stessa una forza incredibile per lottare contro questa malattia che nemmeno pensavo di avere. Ancora oggi mi chiedo, a distanza di tanti anni, chi mi abbia dato questa forza…
Avevo 22 anni e devo premettere che il periodo che precede la diagnosi è stato per me molto importante, in quanto ho chiuso una storia con un ragazzo che durava da ben 5 anni e contemporaneamente ho iniziato un nuovo amore che è il mio attuale marito. Tutto ha inizio a giugno 2005 con un piccolo dolore all’altezza del polmone sinistro, al quale non facevo molto caso perchè dove lavoravo usciva l’aria condizionata e quindi davo la colpa ad una freddata presa proprio a lavoro. Poi ho cominciato a sentirmi sempre più male, molto stanca, sudavo in continuazione, avevo tanto affanno e di notte non riuscivo a respirare. Dopo quasi due settimane così, mi recai dal Dottore della mutua che mi seguiva mi ha consigliato dapprima di prendere degli antidolorifici. Sono passate altre 2 settimane e una mattina mi alzai con un fortissimo dolore ai polmoni che non riuscivo neanche a prendere fiato. Nel frattempo il mio nuovo amore era sbocciato da meno di un  mese, e proprio per questo non volevo sentirmi male, non dovevo!! Ma invece quella mattina (10 luglio 1995) andai al pronto soccorso, mi fecero una lastra al torace e videro che avevo appena uno spiraglio per respirare, avevo la pleura piena d’acqua. Ricoverata d’urgenza. Mi fecero subito una toracentesi (che dolore!!!), mi aspirarono ben 5 litri di acqua nei polmoni, ecco perchè non respiravo!!! Di nuovo raggi. A questo punto videro una macchia all’altezza del timo….eccolo…l’hanno visto!!! Il Linfoma è uscito allo scoperto, ma ancora ero ignara di tutto. Tac total body d’urgenza, sempre da ricoverata. Mentre la facevo, decisero di fare la biopsia su questa macchia, quindi siringona infilata nel mezzo del petto (altro dolore non piacevole), fino al raggiungimento di quella macchia. E poi il risultato:LINFOMA NON HODKINGS AD ALTO GRADO DI MALIGNITA’….e quindi? che devo fare? cosa vuol dire questa parolona? Il mio unico pensiero andò a Marco, che faccio con lui? Non posso stare all’ospedale, devo vivere il mio nuovo amore…e si sa i primi momenti sono i più belli….e invece trasferita (17 luglio 1995) immediatamente a Firenze all’ospedale di Careggi nel reparto di ematologia. Ecco, qui iniziano i primi dubbi. La parola ematologia non l’avevo mai sentita, o per lo meno, se l’avevo sentita non mi era parsa una cosa tanto grave e a cui dare importanza.

Come mi giravo attorno, vedevo donne senza capelli, magre, insomma non un bell’ambiente. E io che ci facevo lì? Ero totalmente incosciente di quello che poteva succedermi, non mi rendevo conto…avevo 22 anni…a quell’età si pensa a tutt’altro…no? Mi hanno fatto accomodare in una stanza dove c’erano altre due pazienti….avranno pensato “E’ arrivata un’altra e con quei capelli (lunghi fino al sedere), poverina!!!!”. Arriva un medico che chiaramente mi descrive tutto il percorso che avrei dovuto fare, senza nascondere niente….Io non so descrivere cosa ho provato in quel momento. Mi sono sentita precipitare nel vuoto. Non avevo la forza nemmeno di parlare. Mi ha detto tante cose: “Si parte subito con 6 cicli di chemio e poi vedremo come va, facciamo subito con una terapia d’urto per vedere come il tuo organismo reagisce e poi è tutto da decidere, ma prima cosa biopsia midollare, per vedere se il tuo midollo è sano” (altra siringona…) , ma la mia unica preoccupazione erano i capelli!!! Pelata io? No non era possibile, che non li spuntavo mai..(e nenche ora..).
Ed è qui che inizia il calvario. Come direbbe Dante “Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura che la dritta via era smarrita …”
Dal 17 luglio al 14 agosto sono stata ricoverata in ospedale, e già con il primo ciclo i risultati sono stati ottimi da subito, il mio midollo era pulito per fortuna e lo è rimasto sempre.

Con il primo ciclo però mi sono venuti tantissimo effetti collaterali, quello che può causare la chiemio a me sono venuti: vomito (normale di prassi…), blocco renale, ho fatto dialisi per 4 volte e poi risolto, 2 attacchi di convulsioni, dolori in tutto il corpo e alle ossa, stanchezza continua, dimagrimento eccessivo, herpes che partiva dalla bocca ed arrivava fino allo stomaco, braccia pieni di lividi per le vene rotte, altre 2 toracentesi, a volte viene anche voglia di morire e più ne ha più ne metta….

Poi piano piano la risalita, piano piano mi sentivo meglio, ripresi a mangiare, e quindi le forze ritornarono, ma soprattutto grazie alle persone che mi sono state accanto che mi hanno dato tanta forza per andare avanti, familiari e non… La chemio è brutta…durante il primo ciclo la tenevo attaccata 24 ore su 24 e sempre con la mia mamma accanto che mi teneva la mano e mi dava tanta forza, anche Marco mi è stato vicino anche se ci conoscevamo da poco, poverino!!! Ha avuto tanta pazienza e soprattutto la speranza che io guarissi!!!

Finalmente a casa il 14 agosto, ma pelata, che bella testa tonda che avevo!!! che emozione!!! Ma non era finita…Sarei dovuta tornare almeno due volte al mese fino a Dicembre per 3/4 giorni per volta!!!

Le altre chemio sono state più leggere, o per lo meno sono stata molto meno male, solo un pò di nausea e vomito, poi ad ottobre decisero di farmi una tac per  vedere come il linfoma si era ritirato dopo 3 cicli…e per fortuna NON avevo più nulla!!! Incredibile se ne era andato, fu proprio una bella notizia, quasi quasi non ci credevo!!! Avrei dovuto però ugualmente finire tutti i cicli e così ho fatto.

Arriviamo a gennaio 1996, ho finito tutti i cicli, sto bene, il linfoma non c’è più, incominciano a ricrescere i primi capelli ricci (che strano li ho avuti sempre lisci!!!) e poi un colloquio con un ematologo del TMO (trapianto di midollo osseo) sempre di Careggi, mi prospetta la possibilità di fare un autotrapianto di cellule staminali (il 2 eseguito a Firenze) per “stare tranquilla!!” così mi disse. Avrei dovuto in un primo momento farmi levare le mie cellule staminali tramite un meccanismo, e poi me le avrebbero rimesse purificate nel mio sistema circolatorio, il tutto stando in una camera sterile circa un mesetto e avrei dovuto affrontare una chemio 100 volte più forte di quella che avevo fatto finora, che fare?

Potevo anche rifiutare di farlo, ma avrei vissuto con la paura che da un giorno all’altro sarebbe tornato e sicuramente sarebbe tornato…allora decisi di affrontare anche questa avventura, ma si dai tanto supererò anche questa!!! Però accettai anche che al 99% sarei diventata sterile e sicuramente non avrei potuto avere figli….ma in quel momento non ci pensavo, ero troppo giovane, dovevo pensare a me, alla mia salute, al mio futuro. In un primo momento mi hanno prelevato in due giorni le mie cellule staminali, ricordo che era il giorno di San Valentino…mi hanno  messo due cannule nelle femorali tramite un piccolo intervento e poi mi hanno attaccato ad una macchina, che da una parte mi prelevavano il sangue, passava dentro la macchina prelevavano le cellule staminali e il resto me lo rimettevano dall’altra parte.

Non è stato doloroso per fortuna, mi muovevo male ma anche questa l’avevo fatta…Le mie cellule così prelevate sono state depurate, purificate, ma non erano abbastanza come si aspettavano…allora decisero di farmi anche un prelievo del midollo osseo, così per sicurezza, nel caso in cui non sarebbero bastate le cellule, ma si dai…facciamo anche questa!!! Tramite un day hospital, anestesia lombare, prelievo del midollo osseo , come dovrebbe fare un donatore!!! Anche questo non doloroso, ma strano!!! Sembrava che mi togliessero il bacino di dentro!!! Il tutto dentro una stanzina di una camerina sterile, così mi hanno fecero vedere come avrei dovuto passare quel mese famoso.

E’ arrivato quel momento, tutto è pronto, ho portato tante cose con me, libri, walkman, ecc. ecc. dentro c’è la televisione e il telefono, almeno per comunicare con l’esterno.

Era aprile, precisamente l’8, è pasquetta, e io sono pronta ad entrare…prima cosa mi hanno messo un tubicino sotto il collo destro, tramite il quale mi avrebbero fatto passare la chemio, poi doccia e poi entrata, prima chemio il giorno dopo!!! Tramite una telecamera potevo vedere chi mi veniva a trovare, loro vedevano me sul letto e io vedevo loro a sedere su una sedia, tutto dentro era sterile, la stanza era di circa 10 mq, più c’era un bagno, ma avrei dovuto fare tutto da sola!!! La doccia e la pulizia igienica tutti i giorni, due cambi settimanali, il tutto perchè doveva esser sterile più possibile!!! La chemio lo sapevo che era più forte, ma a parte vomito e diarrea, stanchezza, voglia di non far niente, non ho avuto altri effetti, diciamo che è andata abbastanza bene, la rinfusione delle cellule le ho avute dopo circa 10/12 giorni e hanno attaccato bene da subito, tutti i valori crescevano piano piano (erano andati a zero!!!) e il 29 aprile sono uscita…che emozione!!! non mi sembrava vero di aver finito tutto!! poi controlli su controlli per circa un anno, un mese si, un mese no. Ma tutto filava liscio…anche questa è andata!!! Direi che sono stata fortunata!!! finalmente avrei potuto iniziare a vivere la mia storia d’amore interrotta da questo male!! E direi che ce l’ho fatta!! Dopo 5 anni ci siamo sposati, e incredibile sono mamma di due bimbi meravigliosi!!! Non avrei proprio creduto di avere figli, e invece ce l’ho fatta anche questa volta!!

Ho ripensato molto intensamente a tutto quello che è accaduto, le emozioni sono state fortissime, come la prima volta.
La mia vita è stata segnata da questa malattia, ma non fermata.
Ho imparato che non bisogna mai arrendersi, che lottare vuol dire vivere.

Ho imparato che bisogna apprezzare ogni momento della vita, bello e brutto, che bisogna essere felici anche per quel poco che abbiamo.
Un bacio

Chiara F.

 

 

3 commenti

  1. Ciao Chiara, anche questa una bella testimonianza, che si può vincere. La vita si ferma per un pò e poi continua, e la cosa bella è stata leggere che il tuo progetto più grande, era di costruire una famiglia, ed è stato raggiunto. La paura di non avere figli, ed invece ora ne hai due che ti scorrazzano per tutta casa e non ti danno un minuto di tregua 🙂
    E le tue ultime frasi, devo incoraggiare a non arrendersi.
    Grazie Chiara e spero a presto

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