11 commenti

  1. Carissima Stella Marchetti, oggi 21 dicembre 2008, ho seguito le notizie di Raitre. Ho ascoltato le tue parole ed il tuo caso. In quei momenti, mentre parlavi, mi sono venute in mente le problematiche vissute da mio figlio Emilio, oggi 30enne. Mi spiego meglio, Emilio nel 1994 è stato colpito da quella terribile malattia, Leucemia. Dopo due anni, ci trasferiamo a Perugia e nel novembre 1996 è stato sottoposto a trapianto di midollo. In quei tempi, il trapianto di midollo parzialmente compatibile era ancora in via sperimentale. Dopo un anno e mezzo, sono ritornato a casa, in Sicilia, sia con mia moglie, sia con Emilio. Oggi il mio giovanotto, sta bene e fa le stesse cose di un altro ragazzo della sua età. Il donatore del midollo sono stato io, all’epoca avevo 56 anni.

    Avendo ascoltato le tue parole mi sono commosso, come lo sono in questo momento in cui scrivo. Anche tu stai sulla strada della guarigione totale. Ti ho visto disinvolta ed allegra ed anche per questo riuscirai ad essere quella persona di qualche anno prima di cadere in questa trappola, fortunatamente innocua, anche se con qualche amarezza. La tempra della persona la si vede in queste occasioni.

    Ho voluto scriverti per darti il mio sostegno morale e psicologico, auguri, ma gli auguri migliori sono rivolti a debellare quello che tu ed Emilio avete sofferto.

    Scusami, non potevo non scriverti. Auguri di Natale e di tanti anni a venire col pieno delle tue forze. Leo

  2. Complimenti per il l’iniziativa,
    davvero un aiuto per tanti, sia malati sia operatori a contatto con la
    sofferenza.

    Sarò lieto di dare la massima informazione all’iniziativa all’interno del
    Comune di Milano dove opero.

    Dott. Modesto Prosperi
    Psicologo

  3. frasi augurali di ormai logore parole,

    convenevoli di liete circostanze, banali constatazioni di antiche bocche,

    buoni propositi di vecchie suppliche.

    nulla di tutto questo ma un più semplice e sentito: “vi voglio bene.”,

    per tutto quello che fate e per quello che farete…

    Esistono, tra le tante altre, due categorie di persone: quelle che, se ci
    stai insieme da qualche minuto,

    vorresti sempre essere al minuto precedente e quelle, che se ci devi stare
    per qualche minuto,

    vorresti immediatamente essere al minuto successivo.

    voi appartenete di diritto alla prima…

    Buon…sempre

    Francesco

  4. Ciao Stella….le mie lacrime hanno accompagnato la visione del servizio su rai tre…non era pietà ma condivisione di emozioni!!!Sono Clara ho 43 anni e quando ne avevo solo 6 persi mio cugino di 11 di leucemia….presi una decisione a quell’età….di non superare gli 11 anni di vita non mi sembrava giusto vivere più di lui!!!!Sono ancora quì…amo la vita e le emozioni che ci regala belle o brutte che siano!!!!Ti/Vi auguro di vincere questa lotta…da soldato che sei…le mie preghiere saranno rivolte a voi….cercherò di aiutarvi come posso, guarderò il sito con attenzione!!!!Ti/vi abbraccio di cuore…a presto Clara

  5. Ciao Stella,
    mi chiamo Carlo e sono uno psicologo che vive e lavora a Roma, al Policlinico/Università. Ma questo non è importante, solo per presentarmi. Ho appena visto la trasmissione su Rai3 e ho sentito la storia tua e di Daniela… e mi sono commosso tantissimo: è incredibile, ma dopo più di 20 che lavoro in ospedale non sono ancora riuscito ad abituarmi alla sofferenza umana, che a volte è devastante. Sei una bella ragazza e una bellissima persona, l’iniziativa tua e di Daniela è stata davvero eccezionale, la poesia sull’arcobaleno mi è piaciuta moltissimo, mi sonto tanto immedesimato nel sentirtela leggere, e acquisterò il libro appena lo troverò. Ancora non ho girato tutto il sito, avevo voglia di scriverti, prima. Non ho idea di cosa tu faccia nella vita, ma nel vederti tornare in corsia e parlare cogli altri malati, anche Daniela naturalmente, anche se emergeva di più la tua, di storia e di personalità, ho avuto l’impressione che veramente potresti dare o essere una parola, una presenza di speranza, a chi si trova in queste terribili acque. La secolarizzazione dei nostri costumi, l’allontanarsi da noi della religione, per tutta una serie di motivi, e la rimozione della sofferenza e della morte che la nostra cultura attua ormai da decenni, può rendere questo viaggio nella malatta un’esperienza atroce, priva di significato e disperante. In te e in Daniela è rimasta una scintilla che non si è spenta.
    Con le parole ho finito…:)
    ciao..!

  6. Salve,

    Sono un padre di 48 anni, ho seguito sulla rete RAI, proprio in questo momento, il servizio che ha riguardato la sua, la vs. esperienza. Inutile dire che la commozione ha preso il sopravvento per come ella ha espresso in un modo così naturale e toccante la sua esperienza di vita…….ritrovata. Ho sentito il bisogno di esprimerle la mia più sincera solidarietà e gratitudine, sì gratitudine per il coraggio e la speranza che è riuscita ad infondere a chi ha avuto la fortuna di seguire questo servizio. Il vostro libro si può trovarlo in qualsiasi librerìa? Vorrei poterlo acquistare e proporlo alla mia schiera di amici e conoscenti. Augurandole il meglio che si possa avere dalla vita, la saluto cordialmente.

    Francesco Matteo

    Lecce

  7. Ciao visto il programma sui Rai tre per puro caso e sono riamasto colpito come sempre da queste esperienze passate in prima persona, mi sono collegato subito al vostro sito e da li’ mi sono visto l’interessantissimo blog.

    Mi chiamo Massimo e oltre che essere un genitore di un ragazzo diversamente abile sono anche nel mondo del volontariato da anni e anche come lavoro cerco di divulgare piu’ possibile i diritti fiscali di coloro che ne hanno diritto.

    Grazie Massimo Rizzoli

  8. Ciao Stella
    Ritengo sia da lodare la vostra iniziativa, in quanto promuove la riflessione sull’uomo e l’umanità, da sottolineare la forza che avete dentro, far conoscere le varie problematiche della malatia, spiegandone finalità e modalità, a far emergere il disagio/disabilità da forme di isolamento. Non vogliono farci vedere le cose e noi spesso non vogliamo vederle. Voi con la Vostra iniziativa grattate quella patina di superficie, e fate venire la voglia di scavare per arrivare in fondo. Vi ringrazio ancora per quello che fate e mi auguro vivamente che continuerete a farlo con quella voglia e grinta che Vi ha fatto andare avanti fino adesso. Non mollate!
    Franco Zanetti

  9. Ciao Stella, spero stia trascorrendo un buon periodo sereno e in salute. Sono giorni che ho visitato sito, mi sono registrata, ho ricevuto la password ma non riesco ad entrare, mi dice sempre nome utente non corretto. Vabbè, volevo farti gli auguri a te a a tutti gli altri frequentatori del sito ma non ci sono riuscita. Sappi che la tua iniziativa mi ha colpito molto, la tua forza interiore è grande, sicuramente sei una persona forte e ti auguro di usare questa tenacia per andare avanti e combattere una battaglia alla volta per poter vincere la guerra, sono sicura che c’è la farai. Mi piacerebbe molto conoscerti, magari se vengo a Roma ti chiamo eh?
    Un bacio grande, sei nei miei pensieri ogni giorno, auguri per tutto ciò che desideri, te le meriti alla grande. Salutami i tuoi amici dell’ospedale e ringrazia da parte mia i medici, le infarmiere e i volontari.

  10. L’arcobaleno della speranza appartiene a tutti noi, appartiene in modi
    diversi, si manifesta in circostanze o luoghi differenti..ma è parte di
    ciascuno di noi. è parte di chi lo riesce a vedere, e di chi invece non
    …si accorge.
    Chi
    sa cogliere sa anche capire che le manifestazioni possono essere
    svariate ma i pensieri positivi, l’amore che guida tutto ciò è uno solo.

    Tutto è in noi, e tutto parte da noi. Le nostre debolezze così come la nostra forza.

    Noi abbiamo deciso di manifestare quello che abbiamo dentro con l’arte, con i quadri e
    la creatività..tu hai scelto di farlo in questo modo che è bellissimo.
    Non importa che cosa l’abbia smosso, ma c’è, è presente.

    Un abbraccio ricco di colore
    Vale&Silvy

  11. Silvia Bertuccioli: Questo video é da brividi…per chi ci é andato vicino a quella soglia, per chi ce l’ha fatta, per chi sta combattendo, per chi ha avuto qualcuno da assistere e quindi ha compartecipato ad ogni momento di dolore e di speranza…per chi da’il suo contributo in qualità di medico o di infermiere…ecco cara Stella Marchetti con questo video hai toccato le corde dell’ anima di tutti, tutti tutti… l’arcobaleno della speranza vi accompagnera’ fiducioso verso un sereno ma sopratt colorato domani

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