carla-barbieri2L’anno scorso durante le feste natalizie, con noi era ricoverata anche una ragazza poco più che diciottenne. Amante della vita e speranzosa di goderne il più a lungo possibile, ha affrontato la sua malattia con forza e determinazione, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Anche lei ora è lì che ci guarda dal Cielo e ci tiene compagnia nelle nostre lotte per il recupero e nelle nostre battaglie a favore degli ammalati.

Il suo nome era Luisa, il suo viso era raggiante e sorridente. Adorava Ligabue ed aveva fatto di tutto per assistere ai suoi concerti della scorsa estate, nonostante le sue condizioni di salute non propriamente al top. Le dedico due versi di una canzone che sicuramente le sarebbero piaciuti:

Perché sei
viva viva cosi come sei
quanta vita mi hai passato
e non la chiedi indietro mai e sei
viva viva per quella che sei
sempre pronta, sempre ingorda
sempre solo come vuoi…. 

La seguente poesia è stata dedicata a Luisa da suo cugino Ernesto:

LETTERA AD UNA LACRIMA
A LUISA
 
Esci lacrima da questi occhi
fatti viva e parlami,
solo tu puoi ascoltarmi
solo tu forse puoi capirmi.  
Tu che nasci dentro me
forse sai che cosa c’è
tu mi conosci io so mentire
ma forse agli altri non a me.
Non sei sola accompagnata da un sospiro
forse nuda forse vera
forse in fondo è solo sera  
e ti nascondi tra questi occhi  
ma io sento che tu mi tocchi,
e non fare finta che non sia niente
ancora un’altra, un’altra volta.
Perché sai che sto vivendo
perché sai a chi sto pensndo 
penso a lei tra i miei ricordi
rubo sorrisi guardando il cielo
a chi sta li e può vederla  
a chi io invidio perché può sfiorarla,
a chi di notte può sognarla
a chi ha lasciato il segno dentro
ma ora lacrima ascolta me
diventa bacio e vai da lei  
ritorna qui e fammi sentire
quanto è viva via da me.
E ora che tu sei tornata
e hai portato il suo respiro 
e ora che so che c’è ancora
la vorrei qui accanto a me,
ma ora che so che puoi parlarle
allora corri e va da lei
lacrima calda vai ad abbracciarla
stringimela tu ancora una volta,
dille che la penso e che la sogno
dille che la sento e che la voglio.
Per sempre suo
Ernesto

 

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