Mi presento sono Federica, una ragazza di 29 anni e ben 11 anni fa esattamente nel maggio del 2011, due mesi dopo aver compiuto 18 anni si ritrova scaraventata davanti una diagnosi che fino a qualche giorno prima non immaginava che mai e poi mai potesse conoscerla così da vicino, ricordo ancora la voce dei medici come se fosse ieri: Federica purtroppo hai una leucemia promielocitica e la cura la dobbiamo iniziare nel più breve tempo possibile.
Da lì si è fermato il mondo per qualche giorno. Non avevo altra scelta, dovevo iniziare il mio percorso per iniziare a riprendere giorno dopo giorno la mia vita .Mi trovo nel reparto di ematologia del PTV, ero così piccola ma ho sempre avuto tanta voglia di vivere di riprendere la mia vita questa è la medicina migliore per riuscire a sconfiggere questo male, bisogna essere positivi ed avere intorno persone positive che ci permettono di distrarci per qualche istante.
Iniziano i cicli di chemioterapia, la caduta dei capelli. Si questo è stato un altro motivo di tante lacrime, era un’altra cosa che non riuscivo a superare, ho avuto tanti momenti di sconforto.
Il problema era un altro mi dicevano, i capelli sarebbero ricresciuti ma in quel momento non ci si pensa, sarebbero ricresciuti con me e con la mia vita un giorno che sarei guarita.
Una volta terminati cicli dichemioterapia ed essere andata in remissione, dopo due mesi mi comunicano che ho una recidiva, li avrei dovuto scoraggiarmi invece no dopo tanto sconforto, lacrime sono ripartita per sconfiggerla di nuovo. Tanto coraggio oltre che dalle persone a me care l’ho trovato nei medici negli infermieri, caposala tutti indistintamente, per me era come stare a casa, mi hanno sempre detto tutto ma mi trasmettevano tanta forza, sono tutti uno ad uno delle persone eccezionali, persone che lavorano con dedizione impegno e passione, anche dopo una intera giornata.
Una volta terminate le terapie per la recidiva questi reparti sono stati la mia seconda casa per un bel po’, dove periodicamente andavo per i controlli.
Li nello stesso posto dove mi comunicano la mia diagnosi, a distanza di anni mi dicono SEI GUARITA .
Ad oggi dopo 11 anni sono una ragazza in salute, vivo la mia vita, ho ripreso le mie abitudini, questa sarà sempre la mia cicatrice nel cuore ma che mi ha aiutato a crescere a vedere in modo diverso la vita forse delle volte a prenderla meno sul serio perché le cose più semplici non sono poi così banali e noi lo sappiamo bene. La vita è imprevedibile e da questo male si può guarire, si può tornare a vivere .
Vi ho raccontato in breve la mia parentesi di vita da paziente oncologico, spero di poter dare ad ognuno che leggerà la speranza, un pensiero positivo che vi darà la forza per continuare a combattere perché da questo male si può guarire, ognuno di noi ha tanto da scoprire emozioni esperienze non mollate mai .
Federica

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