…vi avevo lasciato cosi….avevo 19 anni stavo finendo la 5 superiore andavo spesso a ballare ed ero single…ho continuato da li la mia vita…ho finito le scuole superiori affrontando la maturità la quale non mi ha fatto molto paura poiché nella vita pensavo di aver passato già di peggio…mi sono diplomata in ragioneria con 64/100…un po’ delusa ho iniziato a cercare lavoro, non era un buon periodo e quindi ho faticato parecchio, nel frattempo procedevo ogni anno con i miei controlli e ogni anno andavano sempre bene; ho fatto per alcuni mesi la cameriera e dopo di che, ad aprile del 2012 ho trovato posto come impiegata in un’azienda di spedizioni, l’avere l’invalidità ha abbastanza aiutata, quindi non tutti i mali vengono per nuocere.
Dal 2012 in poi la strada della vita procedeva senza incontrare troppi ostacoli…continuavano i miei controlli e un paio di volte mi hanno fatto spaventare in quanto notavano qualcosa alle ovaie, la mia mente viaggiava ma alla fine era sempre il ciclo che si voleva far notare =).
Ho avuto e ogni tanto periodi un po’ neri soffro di ansia e attacchi di panico i quali sono fuori usciti in seguito a tutto il passato poiché ho fatto sempre la forte e poi sono crollata. Adesso riesco a controllarli un po’ in più ed ho imparato a conviverci.
Oggi sono qui…ho 26 anni lavoro sempre presso l’azienda di spedizioni e a Luglio del 2014 ho trovato l’amore della mia vita…ho intrapreso la strada della convivenza e il 1 Febbraio saranno due anni che conviviamo…
Nell’ultima visita mi ha accompagnata e supportata.
Da quando ho finito il percorso della malattia, ho iniziato a muovermi per il volontariato e due volte all’anno , Pasqua e Natale mi reco come volontaria al banchetto Ail per aiutarli nelle vendite i quali ricavati vanno alla ricerca.
Quello che vorrei tornare a ribadire qui a coloro che continueranno a leggere la mia storia, è che sicuramente, grazie anche alla ricerca, si può guarire…io ne sono l’esempio…purtroppo ho visto persone a cui ero molto legata non farcela pensavo di non farcela nemmeno io, invece la speranza, la forza, le cure, la mia famiglia e tutti coloro che mi sono stati vicini hanno fatto si che io potessi uscirne ancora più forte.
Spero che le mie parole diano forza e speranza a chi si trova in questo brutto momento.
E che chiunque abbia perso la speranza, la possa ritrovare e continuare a lottare.
Perché una cosa che ho imparato è che ci sono persone che vorrebbero vivere ma purtroppo non possono e noi che abbiamo questa fortuna dobbiamo mettercela tutta.
Spero tra qualche anno di aggiornavi di nuovo chissà magari diventerò mamma e moglie….ma questo si saprà solo nel futuro.
In bocca al lupo a tutti.
Natascia
Foto di: Dario Aloja